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21 Febbraio 2021

DIARIO DI VIAGGIO : OPORTO 

Salutato il calore novembrino delle Ramblas di Barcellona, atterriamo a Porto sotto una pioggia intensa ed un cielo nero che abbatte un po’ gli animi;

ma siamo in viaggio, siamo arrivati in una città sconosciuta a tutti e Oporto, nonostante il grigiore, ci saluta con i suoni, i profumi ed i colori che già ci hanno fatto innamorare del Portogallo durante la trasferta a Lisbona.

Sistemati i bagagli nel delizioso BB Casa Para Amigos,  Fatima la proprietaria, dopo averci coccolati con caffè e pastel de nata, ci indica una marea di posti da visitare anche con la pioggia, quindi è tempo di scoprire la città.

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Dall’alto del Ponte Dom Luiz I, da percorrere rigorosamente a piedi per non perdersi il panorama delle due sponde del fiume Douro, ammiriamo le cantine di Villa Nova de Gaia sulla riva Sud e, sulla sponda opposta, le case variopinte del quartiere della Ribeira.

La parte vecchia della città è tutta in collina ed il centro storico lo visitiamo a piedi, percorrendo con calma i vicoli, alzando lo sguardo eccoci sotto i famosi edifici colorati, tra i palazzi art Decò e, sempre sotto la pioggia, completiamo la prima tappa riparandoci nella Stazione di Sao Bento, rivestita da migliaia di azulejos color blu cobalto.

Le nostre giornate saranno intense, abbiamo anche una maratona ed una 15 km da correre, e proseguendo la nostra visita  eccoci al cospetto dei monumenti più famosi : la Torre Dos Clerigos, la Cattedrale, e la chiesa sconsacrata  de Sao Francisco, patrimonio dell’Umanità, il palazzo della Bolsa e l’ex carcere trasformato in un museo della fotografia e luoghi particolari come la splendida Livraria Lello,

tappa obbligatoria per gli appassionati di Harry Potter, ma anche luogo storico, tra le più antiche della città.

il primo giorno continua, dopo innumerevoli assaggi di pastel de nata e liquore di ciliegie, curiosando tra boutique, negozi e drogherie del centro e si conclude in Praca da Ribeira, sotto l’imponente Ponte Dom LUIZ, in uno dei tipici ristorantini, per assaggiare il prato da dia e la specialità di bacalhau, la francesinha  annaffiate da vinho verde.

Dedichiamo il secondo giorno alle formalità del ritiro pettorali, ottima opportunità per visitare l’Alfandega, ex stazione marittima ora museo dei trasporti, adattata in quei giorni ad ospitare l’expo Maratona e di proseguire poi verso la foce del fiume, ammirando i barcas rabelos, ormai quasi tutti turistici, che attraversano il fiume facendo la spola tra le due sponde.

con l’autobus seguiamo il percorso della maratona, lungo l’Avenida do Brasil, dalla foce del Douro fino all’oceano Atlantico e, qui ci fermiamo ad ammirare il tramonto sull’oceano, lungo la spiaggia chilometrica che ci porta fino a Matosinhos, che scopriamo essere una delle partenze del cammino di Santiago portoghese.   

La distesa di sabbia si interrompe con le sontuose Piscinas das Mares, costruite negli anni sessanta e, in zona, meritano una visita il Parque da Cidade, polmone verde della città, i castelli e le fortificazioni sul lungomare, e non possiamo rinunciare alla passeggiata al faro, tra le onde che si infrangono altissime e spettacolari.

a Matosinhos, girovagando per il porto del paese affacciato sull’oceano, facciamo la conoscenza di Alfonso, proprietario del ristorante Kascos, un delizioso piccolo ristorantino di mare (purtroppo ora chiuso causa Covid19), dove possiamo assaporare il gusto della vera cucina Portoghese.

La domenica mattina è dedicata alla Maratona, gara perfetta per organizzazione e percorso, partecipata da circa 15000 atleti, moltissimi stranieri e, la sera ci si riposa dalle fatiche dei chilometri corsi, tra le viuzze del quartiere di Bolhao con il mercato (in ristrutturazione) datato 1914, assaporando cibi  freschi nel vicino mercado temporaneo, e facendo incetta di souvenir  nella via dello shopping Rua Santa Catarina, dall’alto della collina di Batalha alla scoperta dell’austera cattedrale con la funicolare torniamo a Ribeira per la cena dei maratoneti e lo spettacolo delle mille luci che in notturno si riflettono sul fiume.

I giorni seguenti sono dedicati alla visita del quartiere di Vila Nova de Gaia,

con l’immancabile giro turistico nelle cantine per assaporare il Porto, ma anche felici di scoprire un quartiere ricco di gallerie d’arte, di mercati e di tanta street art.

Ultimi due giorni intensi per non perdere nulla di quanto la città possa offrire, il tempo meteo ci ha graziati e sotto il sole riusciamo a  godere dei giardini botanici, del Palacio de Cristallo e del Monastero, che domina la sponda sud della città.

Sotto la pioggia invece l’ultima passeggiata, dedicata al quartiere di Boavista, alla Casa da Musica ed infine si trova anche il tempo per una piccola gita fuori porta a Braga, la citta delle cento chiese.

cliccando qui scoprirete il nostro tour fotografico firmato Giovanni “Gruncu” Urban con i 3 percorsi scelti per il nostro tour Portoghese.

1 tour senhora do Porto

2 tour Matosinhos

3 tour Bandeira – Pereiro